Croccante dolce e salato raw

A volte basta poco, una illuminazione, un frullatore, un caco e in poche ore un irresistibile croccante di pistacchi è pronto.

 

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Quando l’ho assaggiato ho esclamato: geniale!!! Ma perchè non ci ho pensato prima e mi sono vista alla ricerca disperata di cachi per realizzarne altri con mandorle, nocciole, semi di sesamo e tutto quello che la fantasia ti suggerisce.
Abbiamo apprezzato e spazzolato il Croccante di Pistacchi, ma la versione salata ci ha conquistati, un mix irresistibile.
Si percepisce appena il dolce del frutto, il sapore del condimento è predominante e assolutamente irresistibile.
Cachi, semi di girasole e sesamo, poco succo di lime, un pizzico di senape e poco sale… sarà l’inizio di tanti croccanti differenti.
Si conservano a lungo, volendo anche in frigorifero (perderanno solo un poco di croccantezza) pratici da portare con sè, d’effetto per essere offerti e irresistibilmente buoni.

Ingredienti per il croccante ai pistacchi:
1/2 caco
100 gr di pistacchi di Bronte al naturale

Ingredienti per il croccante ai semi:
50 gr di semi di sesamo bianco
50 gr di semi di sesamo nero
50 gr di semi di girasole
1 caco
sale integrale a piacere
1 cucchiaino di semi di senape tritati
il succo di 1/2 lime

Procedimento:
Come prima operazione sarà necessario lasciare in ammollo per qualche ora i pistacchi, privateli della pellicina e asciugateli con carta da cucina.
Nel boccale del frullatore ad immersione versate il caco lavato e tagliato a pezzetti, eliminate solo le parti di buccia rovinata.
Frullate il caco sino ad ottenere una crema densa e omogenea.
Versate i pistacchi in una ciotola e aggiungete la sola polpa di caco sufficiente per amalgamare i pistacchi.
Non esagerate con la quantità, vi avanzerà circa la polpa di 1/2 caco che potrete tranquillamente gustare come dessert.
Stendete il composto ottenuto in un cesto dell’essiccatore foderato con carta forno.
Con una spatola cercate di creare uno strato uniforme e di stendere i pistacchi.
Inserite nell’essiccatore e procedete con l’essiccazione per circa 24 ore.
Dopo circa 2 ore, con un coltello affilato incidete la superficie formando dei rettangoli e dopo circa 12 ore, staccate il croccante ancora morbido dalla carta forno, giratelo sul lato opposto, eliminate la carta e adagiate i pezzetti direttamente sulla griglia, proseguite per altre 12 ore.
Il tempo può variare a seconda delle proprie preferenze, se lo preferite più morbido basteranno 18-20 ore.

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Per il croccante salato il procedimento da seguire è uguale a quello ai pistacchi, con la sola variante che non sarà necessario ammollare i semi, basterà sciacquarli velocemente e tamponarli con carta da cucina.
In questo caso servirà la polpa di un caco intero, dopo aver sperimentato la preparazione con i pistacchi ho aumentato le dosi  sicura del risultato.
Consiglio di oliare la carta forno, basterà spennellare la superficie con poco olio dal sapore delicato, il Croccante al pistacchio non presenta difetti, si stacca senza problemi, mentre il Croccante ai semi tende ad attaccarsi alla carta forno, nonostante questo piccolo deterrente non ci siamo fermati, con pazienza abbiamo staccato i residui di carta e abbiamo gustato il nostro Croccante ai semi.

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E’ stato un onore far assaggiare a Roberta questi deliziosi sfizi, la sua approvazione mi ha appagata, a volte basta davvero poco per scoprire l’acqua calda.
Sfornate e gustate senza indugio…. vi conquisterà.

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p.s.: Nella versione ai semi il succo del lime aumenta la salinità, non sarà necessario utilizzare molto sale; il lime, a differenza del limone, risulta più morbido, la nota agra è appena accennata, perfetto per contrastare il dolce del caco.
Provate a sperimentare la vostra combinazione di sapori, di semi o frutta secca, ad ogni infornata avrete un croccante sempre diverso e stuzzicante.

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Grazie Ipazia (Annalisa) per il dono prezioso.
Con grande maestria ha dipinto la tovaglietta che mi ha donato, con orgoglio vi mostro un opera d’arte straordinaria, la userò spesso come sfondo per le mie fotografie. Grazie Ipazia ♥

 

13 commenti su “Croccante dolce e salato raw”

  1. È stato un onore per me conoscerti ed assaggiare le tue prelibatezze!
    Questo croccante è ECCELLENTE, sicuramente cercherò di riprodurlo
    Con profondo affetto ti abbraccio forte forte

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    • Un abbraccio… è stata una gioia immensa conoscerti, dopo tanti anni di amicizia virturale ♥ ti ho pensata spesso in questi giorni, oltre alla kombucha ogni volta che sfornavo un croccante nuovo, ci ho preso gusto, ne ho fatti diversi con diverse varietà di semi, preferisco la versione salata sono irresistibili 🙂

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  2. Felicia sei un genio, e che meraviglia estetica! peccato che da me è un anno no per i cachi…sono già finiti e erano pochissimi

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  3. Per ricordarmi di quell’incontro felice, sto sfornando croccanti “salati” che per questa povera disperata altro non è che senza zucchero aggiunto (sarà mai possibile che abbia completamente perso la capacità di salare le pietanze???): giuro Feli io ne ho già preparati 5 o 6 tipi, tutti rigorosamente salati a dovere, ma…nulla il sale non si sente…ora, a noi va bene così però inizio a preoccuparmi.
    Un abbraccio forte forte

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  4. Ciao Roberta, la dolcezza del caco tende a prevalere sul salato… e più è dolce il frutto più sarà difficile percepire la nota salata. Quest’anno i frutti sono particolarmente dolci e buoni, ti posso consigliare di aiutarti con spezie e aromi, aumenta il succo del limone (meglio usare il limone al posto del lime) aggiungi succo di zenzero e se ti piace semi di senapa. Puoi anche unire un pizzico di alghe. Anch’io non preferisco non esagerare con il sale, e trovo che i semi di senape con la loro piccantezza aiutino a esaltare la sapidità delle pietanze.

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  5. Ciao che programma usi nell’essiccatore?
    Io ho da poco un essiccatore Tauro e sto sperimentando con la purea di cachi ma mi sembra che lo strato mi venga troppo basso.

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  6. Ciao Susanna, uso quasi esclusivamente il programma P3, preferisco allungare un pochino i tempi ma non la temperatura per mantenere inalerate le proprietà nutrizionali degli alimenti. Per quanto riguarda lo spessore sei tu che lo determini mentre stendi il composto, i tempi di essiccazione si accorciano con uno strato sottile di composto, ma in questo caso è necessario creare uno strato più spesso. Considera che essiccandosi si asciuga e si abbassa, in questo caso ti consiglio di tenere almento 5-7 mm di spessore.

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