Mousse di prugne

Creare una Mousse morbida e avvolgente cruda mi sembrava impossibile;  non sono certa che questa preparazione possa rientrare nella categoria “Raw”, il processo produttivo dell’agar agar prevede una breve cottura, ma in ogni caso la frutta e gli ingredienti utilizzati per questa Mousse di prugne sono crudi, non vengono cotti, mantengono inalterate le loro caratteristiche.


MOUSSE DI PRUGNE

Gustando questi piccoli “dolci” al cucchiaio, si percepiscono tutti gli aromi, la nota acidula delle prugne, la dolcezza dei datteri e il gusto pieno ed avvolgente delle mandorle.
Uno dei primi libri acquistati sul crudismo è stato lEssenza del crudo, un libro bellissimo; ogni volta che lo sfoglio le fotografie mi conquistano, le ricette sono tutte invitanti e stimolanti, anche se non ho mai riprodotto nessuna ricetta.
Dall’Essenza del crudo, ho “rubato” le nozioni base, ho letto tra le righe, imparando a gestire la materia prima e a fare i primi esperimenti raw.
In alcune preparazioni di torte raw, viene utilizzato l’agar agar per addensare le creme destinate al ripieno.
Ho utilizzato lo stesso principio per sciogliere l’agar agar e, utilizzando frutta fresca, mandorle e datteri, ho creato una crema dolce, morbida e avvolgente.
L’agar agar scaldato e aggiunto alla frutta crea la magia….. una piccola e ghiotta magia da gustare al cucchiaio.

Ingredienti:
prugne gialle q.b.
50 gr. di mandorle con la buccia
5 datteri medjoul
poco succo di limone
100 ml. d’acqua
2 cucchiaini rasi di agar agar

Procedimento:
Come in tutte le ricette “raw” gli ingredienti si possono variare e modificare adattandoli alle proprie esigenze.
In questa ricetta non ho indicato la quantità di prugne, è assolutamente necessario valutare la quantità di prugne frullate per poter dosare l’agar agar.
Il giorno precedente mettere in ammollo le mandorle, per i datteri di questa varietà basta 1 ora.
Dopo aver denocciolato e frullato le prugne ho ottenuto circa 650 ml di frullato; su questa dose ho calcolato i due cucchiaini (rasi) di agar agar.
Generalmente utilizzo 2 cucchiaini di agar agar per 500 ml. di liquido; in questo caso non volevo gelificare la mousse, ma solo addensarla: quindi la dose è stata calcolata in base al risultato che volevo ottenere.
Le mandorle e i datteri rendono la purea di prugne corposa e densa, simulando la farina o l’amido in una mousse tradizionale.
Scolare, spellare e sciacquare le mandorle, frullarle con i datteri denocciolati, se necessario aggiungere uno o due cucchiai di purea di prugne per ammorbidire il composto. Riunire mandorle, datteri e purea di prugne.
In una casseruola versare 100 ml. d’acqua e i due cucchiaini di agar agar, far sciogliere a fuoco moderato per qualche minuto.
Sono necessari solo pochi minuti, continuate a mescolare sino a quando l’agar agar perderà l’odore caratteristico. Da caldo sprigiona un forte aroma di mare.
Far intiepidire mescolando. Versare il composto di frutta nella casseruola, amalgamare aiutandosi con il frullatore ad immersione.
Distribuire il composto negli stampini scelti.
Con questa dose ho realizzato 11 budini.
MOUSSE DI PRUGNEFar raffreddare e successivamente riporre in frigorifero per almeno 4 ore.
Servire accompagnando con prugne fresche a cubetti.
Velocissimo, semplice, gustoso e appagante.
MOUSSE DI PRUGNE
I crudisti puri non approveranno l’utilizzo dell’agar agar in questa preparazione: personalmente sono molto soddisfatta del risultato.
Senza cottura, senza farina, senza amidi, senza zuccheri o dolcificanti ho realizzato la Mousse di prugne perfetta.
MOUSSE DI PRUGNE
Ottima per chiudere un pranzo importante, gustosa e appagante gustata a colazione….
Un solo dubbio e per risolverlo chiedo a tutte voi esperte in Raw, questa preparazione si può considerare “Cruda”?

 

23 commenti su “Mousse di prugne”

    • Carissima… hai proprio ragione!!!! E’ una mousse unica, naturalmente dolce, discreta, non invandente e appagante!!!!! io l’ho gustata a colazione… per iniziare la giornata alla grande 😀 Fausto ha preferito gustarle dopo pranzo, è davvero versatile 😉

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    • Moira, devi provarla… usa la frutta che preferisci, sentirai… naturalmente dolci, appaganti, golosi 😉
      Ho utilizzato stampini in silicone, questi nella fotografia erano uno stampo multiplo, ma non erano abbastanza 🙁 ho completato con altri a forma di fiore sempre in silicone, perfetti, la mousse si sforma facilmente.

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    • Grazie carissima, come ben sai cerco di facilitarmi la vita in cucina… e sopratutto cerco di rispettare al massimo la materia prima. Sicuramente squisito con le pere…. io appena trovo delle belle pesche lo provo con le pesche, abbinando mandorle e uvetta…. quest’anno la frutta è davvero un disastro, i nostri fichi sono bellissimi…. ma non sanno di niente 🙁 troppa pioggia

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  1. Ti dirò, per alcuni non sarà una preparazione raw purista ma credo che l’essenziale sia stato mantenuto integralmente crudo e che oltre ai benefici di pappare la frutta fresca e secca c’è la goduria di assaporare un dolce invitante, vellutato ed appagante come solo i dolci al cucchiaio regalano. Un vero comfortfood. Se poi l’agar agar lo hai sciolto in acqua calda ma senza farla bollire, che problema c’è? Me la segno e la preparo per una serata in cui ho voglia di qualcosa di dolce, naturale e leggero ma coccoloso! Grazie!

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    • Carissima, come ben sai per sciogliere l’agar agar è indispensabile farlo bollire per qualche minuto, solo con una breve bollitura si scioglie perfettamente e perde il caratteristico odore di “pesce”. Ho utilizzato l’agar agar seguendo le indicazioni sul libro l’Essenza del crudo, ho “rubato” le indicazioni base per applicarle ad una mia preparazione. Volevo regalarmi un dolce appagante e sano…. non sono crudista pura, mi piace variare e mangiare sano, ma sono certa che un piccolo compromesso sia accettabile anche dai crudisti puri 😉 ne vale proprio la pena!!!

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  2. A me sembra una pura delizia!!! gli ingredienti principali non sono cotti e l’addensante è portato a bollore a parte! raw o non raw è una ricetta deliziosa da replicare!!! 🙂

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  3. Indovina cosa mi sto gustando mentre controllo la posta prima di andare a dormire? Eh, si proprio questa mousse che ho fatto con delle prugnette un po’ gialle e un po’ viola che mi regalato Annalisa: è buonissima! Piaciuta anche a Marco. E poi si, hai proprio ragione, il metodo di aggiungere l’agar agar sul freddo conquista… mi vien voglia di gelatinizzare tutto! 😉

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    • Sono felice ti sia piaciuta…. ormai mi sono lasciata conquistare dall’agar agar a freddo!!!! ho provato anche un versione “salata”, ho fatto un simil pesto con zucchine aromatizzandolo con timo… strepitoso, servito a cubetti su spaghetti di zucchine, si disfano leggermente nel piatto ma mantengono comunque una certa consistenza… risulta ovviamente più morbido di questa mousse, non ho aggiunto frutta secca ma solo semi di girasole… prova anche una versione salata…. 😉

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  4. ciao Feli. Non so per quale motivo, ma dal mio blog l’ utlima tua ricetta che appare, è quella della crema al forno. e se ci clicco sopra, non mi appare questa (che ho visto nella pagina del contest, e linkandoci sopra ci sono arrivata). Non riesco a capire… Comunque, la mousse ha un aspetto delizioso. Al corso di crudismo al quale avevo partecipato, la chef come addensante usava lo psyllium in polvere ( perchè appunto diceva che l’ agar agar non poteva considerarsi crudo ). Di contro aveva spiegato, che innuna ricetta crudista, si può usare un massimo del 10% di ingredienti non crudi ( ad esempio il lievito alimentare in polvere ). Per cui la tua ricetta può considerarsi orgogliosamente crudista oltre che di un buono da paura. Un abbraccio

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    • Hai ragione carissima… purtroppo non sono riuscita a costruire una ricetta per il contest, ho pensato di partecipare con questa mousse, la protagonista principale della scorsa estate. Questo metodo l’ho applicato a altre preparazioni e altra frutta, è favoloso, il sapore della frutta rimane inalterato, la frutta secca regala cremosità il mix perfetto per un dessert sano e goloso. Anche Daria aveva provato con soddisfazione questo metodo. Ti ringrazio di avermi risolto il dubbio, in effetti non ero sicura che si potesse considerare cruda, (in questo caso indifferente!!!!) ora ne ho la certezza. Ho provato anche ad usare il baobab come addensante e funziona, ovviamente non come l’agar agar ma compatta bene la frutta.
      Un bacione

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