Mia madre è la regina indiscussa delle “Lattughe”, da noi si chiamano così. Riesce ad ottenere lattughe leggere, friabili, delicate e anche se fritte, assolutamente non unte.
Il merito è della sfoglia sottilissima e della lunga manipolazione.
Era da tempo che volevo provare a veganizzare la sua ricetta, dopo aver visto il post di Chicca, di Cesca e di Antonella, mi sono decisa.
Il primo tentativo l’ho utilizzato per provare l’impasto, il sapore e definire lo spessore delle chiacchere.
Le chiacchere erano buonissime, sono finite subito…… dovevo solo mettermi all’opera e sfornare il prodotto finito.
Alla fine del post la spiegazione sui singoli ingredienti:
Ingredienti:
4 cucchiai di lecitina di soia
200 ml d’acqua tiepida
300 gr di farina 0
200 gr di farina di farro integrale
50 gr di olio extravergine d’oliva
1 pizzico di sale
3 cucchiai di succo d’agave
1 bustina di lievito per dolci
50 ml di liquore all’anice
60-80 ml di latte vegetale o acqua.
Ingredienti per la finitura:
zucchero di canna
semi di anice
Procedimento:
Come prima cosa è necessario far riposare la lecitina di soia nell’acqua per almeno 20 min. Consiglio di farlo direttamente nel boccale del frullatore.
Passato il tempo, frullare.
In una capace ciotola, riunire tutti gli ingredienti tranne il liquore all’anice e il latte vegetale.
Scavare una fossetta al centro e versare il frullato di lecitina di soia.
Iniziare ad unire la farina alla parte liquida, cercando di distribuirla in tutto l’impasto.
Aggiungere il liquore all’anice e impastare.
Togliere l’impasto dalla ciotola e, direttamente sulla spianatoia, impastare, aggiungendo piano piano il liquido necessario per ottenere un impasto liscio, morbido, elastico e non appiccicoso.
E’ assolutamente necessario impastare a lungo, almeno 30 min., aggiungere il latte vegetale o l’acqua poca alla volta, far assorbire prima di unirne altra.
Avvolgere la pasta in pellicola per alimenti e far riposare in frigorifero per almeno 30 min.
Riprendere la pasta e tirarla con la macchina.
Lo spessore finito è al terz’ultimo foro.
La pasta è elastica si può tranquillamente arrivare anche all’ultimo foro, ma per questa cottura è meglio dare un minimo di spessore, per evitare l’effetto biscottato.
Ritagliare le chiacchiere della dimensione desiderata.
Posizionare le chiacchiere sulle teglie preventivamente foderate con carta forno e cuocere a 190° per 5 min.
Se avete la possibilità di farvi aiutare, per questa operazione servirebbe un “addetto macchine”: mentre voi tirate la sfoglia e formate le chiacchere, l’addetto si occuperà del forno, cuocendo le chiacchiere e spostandole su un vassoio ricoperto da carta cucina per liberare le teglie.
Con questo sistema servono tre teglie e in 15-20 min. avrete finito di sfornare chiacchiere.
In un piccolo robot, macinare lo zucchero di canna con pochi semi d’anice.
Distribuire sulle chiacchiere e servire. Se volete evitare i semi setacciate lo zucchero.
Consiglio di evitare l’assaggio durante la preparazione, è altamente rischioso, potreste trovarvi il vassoio vuoto!!!!
Buonissime, leggere, gustose. Non è possibile paragonarle al prodotto originale, la cottura fa la differenza.
Come ha affermato Chicca, la mancanza delle uova non è fondamentale: lo diventa nel passaggio in forno.
La frittura garantisce una chiacchiera friabile e gonfia; nel forno è quasi impossibile.
Ho utilizzato la lecitina di soia proprio come sostituto delle uova, lega e rende l’impasto elastico.
Il lievito serve per far gonfiare le chiacchiere, si sono formate delle bellissime bolle, proprio come in frittura.
Ho scelto la farina di farro per dar carattere alle chiacchiere, mancando la frittura risulterebbero troppo anonime, senza personalità (comunque buone).
Il liquore all’anice serve per personalizzare il prodotto, si può tranquillamente utilizzare grappa o rhum, la scelta è strettamente personale, ma il liquore è necessario, in cottura permette alle chiacchere di gonfiarsi.
Nella ricetta di famiglia lo zucchero è pochissimo, il prodotto viene dolcificato con lo zucchero a velo. Anche queste non sono particolarmente dolci: la dose del succo d’agave si può aumentare a piacere.
Ho escluso l’eventualità di utilizzare lo zucchero di canna, è rischioso: in una sfoglia così sottile si potrebbe caramellare compromettendo il risultato.
Il malto è troppo pesante e colloso. Secondo me il succo d’agave è perfetto: dolcifica senza appensantire.
La tipica forma delle lattughe di mamma è impossibile da realizzare in forno, è necessaria la frittura. La forma è diversa ma il risultato è eccellente.
Le Veg-chiacchiere al forno sono buonissime….. non hanno nulla da invidiare alle Lattughe di mia madre, ma non è possibile far paragoni. I prodotti sono decisamente diversi.
Avrei potuto ottenere lo stesso prodotto con la frittura e diminuendo di un foro lo spessore della sfoglia. Ma il mio obiettivo era diverso, le volevo buone e al forno!!!
Con queste dosi ho ottenuto questo vassoio di Chiacchiere, 3 strati di bontà.
Questo vassoio di lattughe l’ho portato alla “Regina”. Il giudizio è stato: buonissime, sei stata bravissima!!!!
p.s.: anche il Re ha gradito!!!
P.S.: A differenza delle sorelle fritte, queste chiacchiere il giorno dopo sono più buone!!!
ecco e questa ricetta va segnata, che le chiacchiere così non si trovano da nessuna parte. non ho la macchinetta per tirare la pasta, in qualche modo mi ingegno.
bravissima 🙂
Puoi usare tranquillamente il mattarello, la pasta è morbida ed elastica, si tira senza problemi. Provale, vedrai che sorpresa!!!! fammi sapere com’è andata, mi fa piacere il tuo parere 😛 Buona giornata!!!
Grazie per la tua ricetta! Bell’idea le chiacchiere vegan! 🙂
A presto!
Grazie mille!!!! sei stata velocissima 😛
Come sempre ci sforni delizie! Bravissima, se ha gradito anche la Regina Mamma ed il Re Papà, allora queste lattughe sono proprio la fine del mondo!
Come al tuo solito hai ponderato bene gli ingredienti, li hai uniti e hai creato un’altra meraviglia!
Non c’è che dire, sei una valida figlia principessa!!! 😉
Grazie per la principessa!!!! hai ragione ho ponderato, ho ragionato, volevo la perfezione, considerando le normali differenze…… sono soddisfatta del risultato, un prodotto Vegan che non ha nulla da invidiare al prodotto originale, anzi….. personalmente preferisco di gran lunga la cottura al forno (il fritto proprio non mi piace)!!!! Grazie 😉
Credo che questa sia la prima volta che commento nel tuo blog, nonostante ciò, sappi che ti ho sempre letto (qui e su fb). Tutte le volte rimango estasiato nel vedere i risultati che ottieni con i tuoi ingredienti, i tuoi procedimenti, e con quell’amore passionale che metti nella tua cucina e nelle tue ricette. Ammirazione, tanta ammirazione! Ciao felicia, un bacione 😀
Carissimo… che gioia accoglierti 🙂 mi fa tanto piacere leggerti qui!!!! Ti offro con gioia una veg-chiacchera, la possiamo gustare insieme ad una buona tisana fruttata chiaccherando animatamente…… sono certa che prima o poi lo faremo!!!! grazie 🙂 Un bacione ♥
Accetto volentieri la tua veg- chiacchiera, ed anche la tisana fruttata già che ci siamo 😀 Sono certo (lo spero davvero tanto), che prima o poi avremo modo di farlo dal vivo. Un bacione a te, carissima Felicia 😀
Sai ci conosciamo da tantissimo…. almeno virtualmente ma è come ti conoscessi realmente e sarei felicissima di abbracciarti!!!! mi piacerebbe presentarti Fausto e i nostri pelosetti!!! Frida ti salterebbe addosso per coccolarti …….. è adorabile!!! preparati a qualche super bacietto 😛
Oggi ho provato le tue chiacchiere vegane al forno. Ero un pochino scettica,è da poco che mi sto cimentando in questo tipo di alimentazione e cucina, ma ho dovuto ricredermi, sono mooolto buone! Mia figlia ha chiesto di provarne anche a friggere una parte, ma ho dovuto buttarle…Decisamente meglio al forno. Unica “pecca”: Quasi niente bolle, che fanno parecchia scena, ma basta che siano buone, no? Grazie mille per la tua condivisione, continua così!!!
Ciao Maria, sono felice ti siano piaciute e a quanto leggo stai iniziando a scoprire un mondo nuovo…. sapori semplici ma appaganti, nessun ingrediente che nasconda e sovrasti il gusto e il sapore della natura. Vedrai ogni esperimento sarà un successo…..
Per farle fritte è necessario tenere la sfoglia leggermente più spessa, il rischio è che si rompano in cottura, ma al forno sono troppoooo buone 😉 Le bolle è la lievitazione, molto probabilmente le tue chiacchiere avevano già “lievitato” durante la preparazione. Ma fotunatamente non influiscono sul sapore 😉
Ciao Felicia… bellissime queste chiacchiere!
La lecitina è indispensabile? Non ce l’ho, e volevo evitare di acquistarla… con cosa la sostituisco?
E al posto del liquore posso usare acqua?
Grazie… 🙂 🙂
Ciao Niki, la lecitina aumenta l’elasticità dell’impasto, con la lecitina riesci a tirare la pasta molto sottile, poi tranquillamente evitarla, potresti non riusciri a farle così sottili, ma saranno buonissime in ogni caso.
Il liquore è quasi indispensabile, evapora con la cottura ma rende le chiacchere friabili e fragranti, poi sostituirlo con vino bianco se preferisci, oppure acqua gasata (ma non è proprio la stessa cosa…..) Se le realizzi mi fa piacere sapere se ti sono piaciute 🙂
Grazie Felicia! Opterò x un po’ di vino bianco 😉
Le tue ricette sono tutte una più golosa dell’altra! Dovrei vivere cento anni x fare tutto quello che ho in mente… povera me… 🙂
Un abbraccio 😉
E ti farò sapere come sono venute le chiacchiere 🙂
Ciao, Niki, attendo tue notizie…. e sono certa che saranno ottime notizie 🙂
Ciao Felicia!..Che marca di lecitina di soia utilizzi?.. si potrebbero trasformare queste chiacchiere in versione gluten Free?..
Ciao Lucia, sinceramente non ho una marca preferite, uso raramente la lecitina di soia e solo se necessario. Puoi tranquillamente usare quella che preferisci. Non le ho mai trasformate in versione gluten free, in questo caso sarebbe meglio friggerle per renderle più “chiacchere” e utilizzare un mix di farine che renda l’impasto abbastanza elastico.