Frollini salati di Lauki

A volte si ricevono dei doni inattesi e originali, sempre apprezzati ed è il caso del Lauki.
Nonostante ignorassi l’esistenza del Lauki, mi sono incuriosita e ho provato a cercare in rete informazioni.
Ne ho trovate pochissime, la più sorprendente è che si tratta di una zucca, la famosissima zucca bottiglia, che raccolta giovane è utilizzata come un  vegetale, o raccolta matura, essiccata, viene usata come una bottiglia, utensile o pipe.

Lauki o zucca bottiglia
Per questa ragione, la Lauki è ampiamente conosciuta come la bottiglia di zucca.

Lauki o zucca bottiglia
Ora non è più un ortaggio sconosciuto…. e ho colmato una lacuna, non sapevo che fosse commestibile.
Insieme a due Lauki ho ricevuto anche i semi, ovviamente sono già a dimora nell’orto, tra qualche mese il verdetto…..
In rete ho trovato poche ricette, ma tutte vegan; con le informazioni ottenute sono partita alla scoperta del Lauki in cucina.
Sinceramente pensavo di sfornare delle deliziose polpettine, ma al momento di modellarle, mi sono accorta che il composto era abbastanza plasmabile.
Idea…!!! Perchè  non trasformarle in graziosi e sfiziosi frollini salati?
La “pasta” si assottiglia con estrema facilità, è bastata ritagliarla e forare la superficie… i nostri squisiti frollini sono pronti.
Deliziosi, la superficie leggermente croccante e il cuore morbido, un contrasto di consistenze che stupisce, gustosi e invitanti.
E’ impossibile creare frollini friabili e croccanti, nel composto non c’è farina.
Si ottiene un ottimo risultato, originale e insolito, ma lontano dalla consistenza tipica dei biscotti.

Ingredienti:
2 Lauki (circa 300 gr)
1 cipolla rossa
150 gr di lenticchie rosse (pesate cotte)
1 cm quadrato di zenzero
100 gr di farina di lenticchie
20 gr di quinoa soffiata
3 o 4 foglie di salvia
masala indiano q.b.
sale blu di Persia q.b.
olio extravergine d’oliva q.b.

Procedimento:
Lavare, sbucciare le Lauki, sbucciare e lavare la cipolla.
In un robot da cucina, inserire le Lauki e la cipolla tagliati a pezzettoni, lo zenzero a fettine, la salvia e le lenticchie rosse. Tritare sino a ottenere un composto omogeneo e fine.
Trasferire il composto in una padella antiaderente, aggiungere la farina di lenticchie e far addensare per qualche minuto.
Insaporire con il masala indiano e il sale.
Aggiungere la quinoa soffiata e continuare a cuocere per qualche minuto sino ad ottenere un composto asciutto e compatto. Versare un goccio d’olio extravergine d’oliva nella padella, il composto si staccherà dalla padella e risulterà particolarmente compatto.
Trasferire l’impasto in un contenitore e far raffreddare.
Riprendere il composto e con l’aiuto di un mattarello assottigliarlo sino a quattro o cinque millimetri.
Ritagliarlo della forma desiderata e posizionare i frollini su una o due teglie, preventivamente foderate con carta forno.
Cuocere in forno caldo a 170° per 15-10 minuti circa, a metà cottura girare le teglie per favorire la cottura uniforme.

Lauki o zucca bottiglia
Ho rimandato a fine post la descrizione e le considerazioni personali sul lauki.

Lauki o zucca bottiglia
Quando ho tagliato la lauki, mi ha ricordato immediatamente la zucchina: il colore e la consistenza molto simili, per la precisione la zucchina tonda.
Ha polpa più soda e semi molto piccoli. Ho eliminato solo qualche seme leggermente più grande, ho praticamente utilizzato tutto il lauki scartando pochissimo.
L’ho assaggiata cruda: il sapore è delicato e dolce, molto più delicato della zucchina.
In questa preparazione il sapore del lauki è coperto dalla farina di lenticchie, anche le ricette trovate in rete contenevano ingredienti corposi e dal forte sapore.
In molte ricette miscelavano farina di ceci e pane grattugiato per formare le polpette, rigorosamente fritte e successivamente servite con una salsa al curry.
Del lauki si sfrutta la consistenza, proprio per questo motivo ripeterò questa ricetta utilizzando le zucchine….. piccole e sode saranno perfette!!!

Lauki o zucca bottiglia
Nell’attesa e speranza che nasca e cresca il lauki.

Approfitto di questo post per condividere con voi una splendida notizia…. una felicissima notizia, una attesa e sperata notizia.

La Procura della Repubblica di Brescia ha autorizzato le procedure per l’affido definitivo dei beagle di Green Hill, sotto sequestro. 


Nel momento in cui apprendavamo la notizia abbiamo pianto lacrime di gioia e di sollievo, il timore di perdere Frida non ci ha mai abbandonato, ora abbiamo la certezza che non entrerà mai più a Green Hill, ma farà parte definitivamente e a tempo indeterminato della nostra famiglia.
Due umani e Tre pelosi!!!! Bellissima 🙂

14 commenti su “Frollini salati di Lauki”

  1. intanto sono felicissima per la tua famiglia per la notizia della cagnolina.sai che io ne ho due di zucche lauki decorative in casa?le avevo prese in Tanzania.Di solito le intagliano.Sono bellissime.In una piccolina c’era del burro di karitè.un’altra più grossa (era stato un casino portarla a casa) perchè non volevo imbarcarla per non rovinarla ma una volta a bordo nella cappelliera non ci stava.allora volevano stivarmela.Ma avevo paura di romperla e allora mi son fatta tutto il viaggio di ritorno con la zucca sotto le gambe da Arusha a milano ma è arrivata bella intatta e ora staziona nel soggiorno.la ricetta è molto intrigante.buona giornata

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    • Grazie carissima… mi farebbe davvero piacere riuscir a coltivare la Lauki ed ottenere la zucca bottiglia, ma ho qualche dubbio di riuscirci, il nostro clima non è molto favorevole!!! Chissa che belle le tue zucche!!!! hai sopportato una condizione non proprio comoda, ma sicuramente ne valeva la pena 🙂

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  2. Ciau e complimenti per la ricettina che spero di provare presto.. ma in caso nn si trovassero i Lauki, pensi si possano usare le zucchine tonde o la zucca?

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  3. Ma che meraviglia! Ignoravo l’esistenza di questa zucca, mi farebbe davvero piacere provarla ma temo sia impossibile reperirla. Ma lo sai che queste gallettine salate mi stanno facendo impazzire?? al solo a vederle mi e’ aumentata la salivazione, voglio provarle! se non trovo la lauki proverò anch’io con le zucchine tonde.
    Partecipo alla tua felicità per la bella notizia e spero che prima o poi si metta la parola fine a queste orrende atrocità!
    Un abbraccio

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    • Grazie carissima, sei gentilissima!!!! spero anch’io di non veder più allevamenti ed esperimenti su animali, ma non solo vorrei veder finire tutte le atrocità che sopportano gli animali…. spero che un giorno finisca e non smetto di lottare, Frida è il testimone di quanta sofferenza c’è dentro gli allevamenti per vivisezione….. ma ora è finita e almeno loro sono liberi!!!! 🙂

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