Come spesso ho scritto non amo le imitazioni e soprattutto, non sento la mancanza del formaggio. Ma questa era una “sfida” e volevo provarla!!!
Dopo la prima prova mi sono dovuta ricredere, con la seconda variante sono sicura che questo delicato bocconcino cremoso sarà spesso presente in tavola.
I prodotti in commercio non hanno molti ingredienti: solo riso pregermogliato, aromi ed addensanti, ad un costo davvero eccessivo.
L’autoproduzione è assolutamente necessaria, soprattutto ora con la certezza dell’ottimo risultato.
Non è un formaggio, o meglio, non deve e non può essere considerato un formaggio, ma è buono, piacevole da mangiare, cremoso e stuzzicante.
Non sapevo proprio come chiamarlo, non volevo un nome troppo formaggioso, anche se la consistenza è simile alla crescenza, non volevo similitudini, questo è un prodotto a sè, non deve e non vuole ricordare nulla.
Il primo nome a cui avevo pensato è stato Veganella, ma poi ho scoperto che esiste una crema tipo “nutella” in commercio, poi avevo pensato a Crescenzella ma troppo simile alla famosissima Mozzarisella, poi ho elaborato Veghenza e Risenza; per il momento l’ho chiamata Risenza, ma ho ancora qualche dubbio…, sono però aperta a suggerimenti, azzardate tranquillamente un nome!!!
Ingredienti:
50 gr di riso basmati integrale
1 pizzico di daikon secco
la punta di un cucchiaino di senape di Digione
¼ circa di succo di limone
sale rosa dell’Himalaya
350 ml d’acqua 250 ml + 100 ml
1 cucchiaino abbondante di agar agar
Procedimento:
La sera precedente lavare il riso basmati e metterlo nel boccale del frullatore, aggiungere il pizzico di daikon, ricoprire con i 250 ml d’acqua.
Il mattino seguente, frullare il tutto. Frullare per qualche minuto sino a ridurre il tutto in un liquido biancastro. Non sarà completamente bianco, il riso è integrale.
Aggiungere il succo del limone, la senape di Digione e il sale, assaggiare ed eventualmente aggiustare di sapore, frullate nuovamente per emulsionare gli ingredienti.
Versare il “latte” in un pentolino antiaderente, unire l’agar agar, amalgamare con cura e portare ad ebollizione.
Piano piano che cuocerà si addenserà e sarà necessario aggiungere la rimanente acqua, i 100 ml serviranno tutti o comunque potete decidere voi la densità del prodotto finito.
Fate cuocere per almeno 20 min, mescolando spesso, soprattutto all’inizio mentre inizia ad addensarsi.
A cottura ultimata tende a staccarsi dalle pareti del pentolino, la consistenza è simile alla polenta.
Assaggiare e se necessario aggiustare il sapore. Considerate che da freddo il sapore della senape si esalterà.
Versare un cucchiaio di olio extravergine d’oliva, amalgamare.
Distribuire la Risenza nel contenitore o nei contenitori scelti, far intiepidire e infine far raffreddare in frigorifero.
Dopo un paio d’ore è pronto…. Perfetto spalmato o aggiunto a verdure cotte o ad una zuppa di verdure…. o con tutto quello che volete, o meglio ancora mangiato così al naturale.
Ho voluto provare ad usarlo in forno, ho ammorbidito e insaporito dei finocchi tagliati a fettine in padella, successivamente li ho disposti in una pirofila e li ho ricoperti con la Risenza tagliata a fettine.
Infornato per circa 15 min. Si è sciolto leggermente ed asciugato, si è formata una crosticina golosa.
Il tutto è stato accompagnato con un buon pesto di radicchio, ho semplicemente frullato il radicchio rosso con qualche goccia di succo di limone e un cucchiaino di acidulato umeboshi…. Un pesto buonissimo, l’amaro del radicchio si attenua leggermente con il succo del limone e l’acidulato umeboshi, il pesto risulta corposo e gustoso.
Nel primo esperimento che ho fatto per la Risenza ho utilizzato il riso da sushi, riso bianco dal chicco piccolo (ho trovato una varietà prodotta in Italia).
Esteticamente è bellissimo, bianco, forse più cremoso e lucido.
Buonissimo.
Ma poi mi sono detta, a me non interessa che sia perfettamente bianco, va benissimo anche leggermente abbronzato, ho preferito usare un riso integrale e di buona qualità.
Ho scelto il riso basmati integrale perché è comunque più chiaro del riso integrale Baldo e ha tempi di cottura minori.
Sinceramente preferisco il sapore della Risenza con il riso integrale ha più carattere.
Non è l’invenzione del secolo…. È una semplice e banalissima besciamella, o quasi….
Utilizzando il riso ammollato si accelerano i tempi di cottura e frullandolo si sminuzza completamente,senza lasciare residui.
Il risultato è una polentina, corposa, morbida, appagante.
Certo il risultato sarebbe stato perfetto con precisa aggiunta di agar agar, gomma arabica, gomma di xanthan, farina di semi di carrube. Ma a me piace così…. È buono, semplice e veloce… ma soprattutto personalizzabile, volendo si può ottenere la colorazione che si preferisce, basta usare riso rosso o riso nero. Anche gli aromi si possono variare.
Provatela….. e fatela diventare il vostro jolly…. Aspetto suggerimenti per il nome!!!
Viva viva viva il tuo Risenza!!!
Viva perchp è sicuramente buonissimo e anche perchè è AUTOPRODOTTO. Do It Yourself baby…altro che Mozzarisella -> schifo °_°
Risenza for everybodyyyy
Grazie carissima!!!! è anche super veloce….. un bacione 🙂
Interessante… ho giusto ordinato col gas del riso basmati integrale bio… Mi chiedevo: e se io macino col mulinetto anzichè frullarlo? Secondo te, ottengo la stessa cosa?
Secondo me il risultato non sarà uguale….. con il mulinetto ottiene un’ottima e freschissima farina di riso integrale, ma per questa preparazione l’idratazione del riso è importante. Lasciando in ammollo una notte si gonfia e diventa gommoso. Quando faccio la crema pasticcera o il budino non ottengo questo risultato anche con una dose di farina maggiore. Quando lo cuoci diventa una sorta di polenta…. Magari mi sbaglio… non so, ma pensando alla materia prima e al risultato ottenuto sono convinta che il riso ammollato abbia una consistenza diversa… Se provi fammi sapere, mi interessa. Un bacione
E allora quando arriva il riso provo entrambe le cose… poi ti aggiorno! Grazie!
Grazie, sono interessata ai tuoi esperimenti 🙂 Buona giornata
Aspetto i tuoi esperimenti!!!! 🙂
carino questo risenza 🙂 deve essere buono e delicato 🙂 la senape secondo me è il tocco da chef 😉 ciao felicia, a presto 🙂
Federica 🙂
Grazie 🙂
Mi manca la senape altrimenti la provavo subito….Fantastica questa preparazione.Il nome risenza mi piace tantissimo……Hai ragione quelli comprati sono carissimi e hanno tanti ingredienti inutili. Viva l’autoproduzione e viva la semplicità. Ti voglio bene anche se non ci conosciamo di persona …per la tua semplicità che ti rende grande! Ah domani compro la senape!!!!!:-) 🙂
Carissima, ti voglio bene anch’io…. rimango in attesa del risultato delle tue sperimentazioni con trepidazione!!!! mi raccomando la senape, acquistala al bio… non al supermercato e usane pochissima, è molto forte ma è molto buona!!!
Lasciamogli il nome che hai scelto e’ più corretto! 🙂
Mi è piaciuta tutta la spiegazione iniziale, proprio x non far credere a nessuno di aver scoperto o creato chissà cosa ma solo una tua idea e una tua autoproduzione 😀 hai fatto benissimo per non ricevere i consueti commenti banali di chi crede di mangiare chissà cosa, se volevamo il formaggio, continuavamo a mangiare quello animale :}
La trovo un’idea molto carina e che si accompagna perfettamente a delle verdure, come hai fatto tu 😀
Sono sempre favorevole alle sperimentazioni e autoproduzioni 😀
Grazie Cami, mi fa piacere di essere riuscita ad esprimermi al meglio, non volevo assolutamente imitare un formaggio, (impossibile…) ma questa piccola cremosità è buona indipendentemente da quello che è o somiglia. Sei molto gentile, grazie ♥
Bravissima Feli!!! Hai avuto un’ottima idea ed è venuto anche molto bello!!!
W le sperimentazioni e l’autoproduzione! ^_^
Grazie carissima…. adoro sperimentare, se solo avessi più tempo 🙁 ma piano piano qualcosa riesco a provare!!!
Certo che sei proprio brava!!! Non solo in cucina, ma anche nel rendere a parole quello che crei, a descrivere sapori e consistenze. Brava!!!!
Ma così arrossisco!!!! troppi complimenti…. però mi fa piacere riuscir a trasmettere le mie sensazioni e le mie considerazioni. Cerco di spiegare al meglio i miei piatti, sono piccole “creature” nascono dalle mie mani, dal mio pensiero. Grazie ancora, un bacione ♥
Feli non ho il daikon secco…..cosa ci posso mettere al posto?
Niente…. serve solo per insaporire… ma è perfetta anche senza!!!
Feli sei geniale!!! 🙂
Troppoooooo 😀
poichè tu stessa hai parlato di riso pregermogliato nei formaggi comprati,e hai usato del riso integrale che è adatto all’uso, pensi che potrebbe arricchirsi di sapore e nutrienti e digeribilità germogliando il riso?
Ciao Elena, sicuramente il riso pregermogliato si arricchisce di nutrimenti, anche se in parte si annullano con la cottura, per quando riguarda il sapore non dovrebbe incidere. Il riso integrale è buono in ogni caso e in ogni caso lo insaporisci tu come desideri.