Tofu in forma (gluten-free)

Farifrittate gluten-free protagoniste assolute di questa ricetta.


tofu e farifrittata gluten-free

 

Confeziono spesso queste Farifrittate, da consumare a colazione o come sostituto del pane.
Semplici da realizzare e decisamente gustose.
Alterno la farina di grano saraceno con la farina di castagne: risultano morbide, elastiche, soffici. La presenza della farina di lino contribuisce a renderle elastiche e il bicarbonato di sodio le fa gonfiare e le rende soffici.
Sono buonissime sia nella versione salata o “dolce”. Nella versione dolce unisco solo 1 cucchiaio di succo d’agave; non è corretto definirle dolci, risultano tendenti al dolce.
Volevo sfruttare queste delizie per creare una preparazione gustosa, bella ed originale. Spesso le mie ricette nascono da un’illuminazione, un’idea improvvisa, ma non è il caso di questa preparazione che è stata pensata,  elaborata ed infine messa in pratica.
Questo è il risultato: il tofu si trasforma nel ripieno perfetto, la zucca in una salsa cremosa, le farifrittate il “contenitore”.
La vista è appagata, ma il gusto ancor di più.
Pochi e semplici ingredienti per preparare un piatto straordinario.

Ingredienti per le farifrittate gluten-free:
150 gr di farina di grano saraceno
2 cucchiai di farina di lino pari a 25 gr
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
sale rosso delle Hawaii
½ litro di acqua gasata

Ingredienti per il ripieno:
1 confezione di tofu al naturale
1 cipolla dorata
1 cm quadrato di zenzero fresco
sale dolce di Romagna
maggiorana essiccata
ritagli delle farifrittate
olio extravergine d’oliva

Ingredienti per la salsa:
200 gr di zucca
3 /4  foglie di salvia fresca
sale rosso delle Hawaii
semi di coriandolo essiccato in polvere

Per completare:
semi di girasole tritati
olio extravergine d’oliva

Procedimento:
Preparare la pastella miscelando le farine e il bicarbonato di sodio, aggiungere poca acqua alla volta, amalgamare e proseguire sino ad ottenere la densità desiderata. L’impasto risulta particolarmente colloso.
Consiglio di preparare la pastella per le farifrittate la sera precedente e farla riposare in frigorifero tutta la notte, o comunque almeno 1 ora a temperatura ambiente.
Prima di cuocere le farifrittate valutare la densità della pastella: dev’essere morbida ma elastica, se necessario aggiungere poca acqua.
Ora è possibile iniziare a cuocere le farifrittate; oliare leggermente un padellino antiaderente, io ho utilizzato un padellino di 11 cm di diametro, fra il padellino e la fiamma ho inserito una piastra di ghisa per controllare meglio la temperatura, in questo modo rimane costante.
Scaldare bene il padellino e versare un mestolino di pastella, la prima farifrittata serve da tester oltre che per la temperatura della padella, anche per poter modificare la quantità di pastella. Far cuocere a fiamma bassa senza muoverla, se è cotta basta smuovere leggermente la padella e la farifrittata si staccherà.
Solo quando la parte inferiore è completamente cotta, girare la farifrittata e proseguire anche dal lato opposto per pochi minuti.
Non è necessario oliare ogni volta la padella, se la temperatura è corretta non si attaccheranno e spadellare sarà facilissimo.
Mentre procedete con le farifrittate potete iniziare a preparare il ripieno e la salsa.
Sbucciare, lavare ed affettare  finemente la cipolla, in un tegame far appassire la cipolla con lo zenzero tritato, aggiungere poca acqua e coprire.
Sbucciare e lavare la zucca, tagliarla a pezzettoni, cuocerla aggiungendo poca acqua, la salvia e salare leggermente.
Riprendere la cipolla ormai cotta e frullarla con il tofu, per agevolarsi si può aggiungere poca acqua, rimettere il composto nella padella, salare, assaggiare e far insaporire.
Frullare anche la zucca ormai cotta, allungare con poca acqua sino a raggiungere la densità desiderata, io l’ho lasciata corposa e compatta.
Terminate le farifrittate, ne ho ottenute 12, ritagliarne 8 con un coppapasta quadrato di 8 cm di diametro (la forma e le misure sono indicative, potete tranquillamente ritagliarle della forma che preferite)…

Farifrittate gluten-free
…tagliare a piccoli pezzetti i ritagli di farifrittata, farli tostare in una padella antiaderente…

tofu e farifrittate gluten-free
…unire il tofu e amalgamare, aggiustare la densità, si deve ottenere un composto corposo. Se necessario far asciugare a fiamma vivace qualche minuto.
Comporre il piatto.
Con un pennello oliare leggermente la superficie di 4 farifrittate, distribuire uniformemente i semi di girasole tritati.
Posizionare su un piatto un quadrato inserito nel coppapasta, ricoprire con uno strato di tofu, completare con il quadrato di farifrittata panato con i semi di girasole, compattare delicatamente il composto, posizionare il “tortino” su una teglia preventivamente foderata con carta forno…

tofu e farifrittate gluten-free
…sfilare il coppapasta  e proseguire componendo i rimanenti tortini.

Tofu e farifrittate gluten-free
Scaldare in forno a 160° per 5-10 min.
Servire accompagnando con la salsa di zucca….

Tofu e farifrittate gluten-free
E’ decisamente più impegnativo scrivere la ricetta che farli…. L’operazione più lunga è la cottura delle farifrittate, ma è possibile farla il giorno prima o come ho fatto io, mentre facevo le farifrittate facevo dell’altro, ho preparato gli ingredienti del piatto, ho pulito, lavato e cotto una montagna di cavoletti di Bruxelles, ho lavato le pentole che avevo sporcato, ho fatto colazione…… Le farifrittate non vanno controllate continuamente, vi renderete immediatamente conto dei tempi di cottura, l’importante non tenere la fiamma troppo alta, si rischia di bruciarle…..
Gustarlo, assaporarlo e finirlo in pochi secondi è facilissimo!!! È buonissimo, morbido e gustoso.

tofu e farifrittata gluten-free
Non ho scelto di aggiungere i ritagli al ripieno solo per non sprecarli, è stata una scelta voluta, volevo dar corpo al ripieno e sottolineare il gusto inconfondibile del grano saraceno….

tofu e farifrittata gluten-free

 

36 commenti su “Tofu in forma (gluten-free)”

      • Sono appena “riemersa” dall’esecuzione di questa ricetta… proprio semplice non è, sicuramente tu sei più organizzata nell’affrontare ogni singolo passaggio! comunque i tortini sono pronti, ora riposano in frigo e stasera li inforno. Il risultato mi sembra molto molto buono.
        Grazie ancora per le tue descrizioni dettagliate e complimenti!

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        • Sono proprio curiosa di sapere se ti piacciono!!!! il gusto è molto originale e insolito, la farina di grano saraceno ha un sapore particolarmente deciso, a noi piace tantissimo… La costruzione dei tortini non è difficilissima, richiede pazienza ma sono certa dell’ottimo risultato che hai ottenuto!!!! 🙂 Buona cena!!!! una super cena 🙂

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  1. Che bella ricetta! Complimenti!
    Conosci una marca di tofu consentito per celiaci? Purtroppo quello che hai segnalato ha la scritta che e’ prodotto in uno stabilimento che usa anche cereali quindi e’ a rischio contaminazioni… 🙁

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    • Grazie, ricetta semplice anche se sembra complessa, ma in realta una volta pronte le farifrittate il gioco è fatto….
      Purtroppo non esiste tofu inserito nel prontuario dei celiaci. Proprio qualche settimana fa ero in un negozio Mamey (catena gluten-free con sono alimenti e ingredienti inseriti nel prontuario) il responsabile mi ha detto che dopo molte ricerche non ha ancora trovato un tofu con la certificazione. Io utilizzo tranquillamente il tofu che ho indicato, non mi da problemi e so che non è contaminato. Se in azienda si produco alimenti contenenti glutine la possibilità di contaminazione esiste ed è corretto indicarlo. L’unico consiglio che posso darti è di provare, se trovi il prodotto che tolleri fermati a quello e non rischiare con altre marche. Come ti dicevo questo non mi crea nessun problema 🙂

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  2. il dolce/salato di questa ricetta mi lascia estasiata e non poco!!!
    che figata!!!io penso già a farli dolci, magari con delle scaglie di cioccolato in mezzo…mmm…che fame!!
    grazie mille!!!!!

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  3. Che bella idea 🙂
    sembra il biscotto gelato a vedersi, è davvero bella da vedere per il contrasto di colori e sicuramente interessante per il contrasto di consistenze diverse che si combinano ad ogni boccone.
    Splendida ricetta ^_^

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    • Hai ragione…. sembra il gelato biscotto!!!! ho avuto la tua stessa sensazione mentre li formavo…. erano i miei gelati preferiti da bambina, ma ti assicuro che non volevo richiamarli, mi sono trovata la somiglianza una volta formati i tortino… allora ho creato anche la versione dolce, la posterò settimana prossima 🙂

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  4. questi devono essere proprio super!!! e sono anche le 20… bonappetito! 😛
    Grande Felicia , peccato che siamo distanti… altrimenti ‘sto giro verrei a bussare casualmente alla vs porta 😀

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    • Se per caso capiti da Cremona la porta è aperta!!!! al peggio un insaltina la metto insieme!!! Noi vegani in fin dei conti mangiamo solo insalata vero???? Sono tortini davvero molto gustosi e originali 🙂

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      • ma grassieee!!! un’insalatina Cremonese non l’ho mai assaggiata… ed è ora di cambiare! 😛 . Dopo il 2 maggio dovrei recarmi a MI per lavoro.. in effetti è solo un’ora di viaggio in treno… chissà… effettivamente mangiare sempre insalata Piemontese non è salutare… 😀

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    • Sei il benvenuto!!!! sarebbe un piacere immenso averti come ospiti ed avere la possibilità di conoscerti personalmente…. se mai riuscissi a venire a Cremona….. sono qua… con l’insalatina pronta!!! 🙂

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  5. Che meraviglia, hanno l’aspetto dei biscotti gelato, già pregusto l’idea della versione dolce 😉
    Ti seguo da quando scrivevi su veganblog, trovo le tue ricette davvero belle e originali, sono spesso fonte di ispirazione per me…ora che ho deciso di avventurarmi anche io nel mondo dei blog di cucina (sana ed etica) ho inserito un link al tuo blog nel mio, tra “i blog che seguo”, spero la cosa non sia un disturbo…grazie per le tue fantastiche ricette, a presto 😉

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  6. Che meraviglia, hanno l’aspetto dei biscotti gelato, già pregusto l’idea della versione dolce 😉
    Seguo le tue ricette dai tempi di Veganblog e le trovo davvero originali oltre che sempre buonissime, ora che anche io ho deciso di avventurarmi nel mondo dei blog di cucina (sana ed etica) ho inserito un link al tuo blog ne “i blog che seguo”, spero la cosa non sia un disturbo…grazie per le tue fantastiche ricette, molte delle quali sono state per me di ispirazione, a presto 😉

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  7. Ciao sono celiaca e suguo da poco il tuo blogg..e sei bravissimia:)
    Come posso sostituire la farina di lino? Io segue molto il blogg di due note celiache ” UN cuore di farina senza glutine” (tu conosci?) e dopo aver imparato ad usare i loro mix.. oggi volendo diventare vegg.. gia’ vegetariana faccio fatica nella sostituzione delle farine e sostituti. I risultati sono molto deludenti nei dolci.Grazie per l’attenzione. Un abbraccio. Annamaria

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    • Grazie per i complimenti, sei gentilissima….. troppo!!! la farina di lino riesci a trovarla nei negozi bio, ma se proprio sei in difficoltà puoi sostituirla con un cucchiaio di semi di lino tritati finemente, dimezza la dose prevista nella ricetta, i semi di lino tritati legano maggiormente. I semi di lino sono il sostituito delle uova, non sempre sono necessari, puoi utilizzare anche amido di mais, o fecola di patate. La fecola è più morbida rispetto all’amido di mais, oppure puoi creare farifrittate utilizzando farine di legumi, il risultato è sorprendente!!! http://ledeliziedifeli.wordpress.com/2012/01/03/carciofi-e-zucca-in-umido/ in questo caso ho utilizzato farina di lenticchie (la trovi nei negozi bio) oppure puoi autoprodurla tritando lenticchie verdi secche. Se provi a guardare nella categoria in alto a destra senza glutine troverai tantissime ricette compresi moltissimi dolci. Se hai dubbi o se hai semplicemente bisogno di qualche consiglio chiedi senza problemi, sarò felicissima di aiutarti. A presto 🙂

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  8. Grazie Feli,:) in casa ho sia i semi di lino che l’olio di lino, acquistato perche’ utilizzato in qualche ricetta vista in rete ma non ancora utllizzato.. io intanto raccolgo. La difficolta’ maggiore sta nei dolci lievitati (forse li paragono troppo a quelli con uova?).. Adesso ti scrivero’ anche nella pagine delle brioche che mi piacerebbe molto realizzare. Grazie ancora. Annamaria

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