Crostata di mele senza glutine

A volte è necessario impegnarsi, sperimentare e studiare per ottenere i risultati desiderati; è proprio il caso della Crostata di mele senza glutine.

Volevo esattamente una pasta frolla vegan e senza glutine con queste caratteristiche, desideravo rivivere le sensazioni che da bambina provavo quando mangiavo la crostata, il mio dolce preferito da sempre, desideravo sentire in bocca l’impasto e riprovare la sensazione “goduriosa” di avvolgenza, appagamento e…. piacere.
Ecco che il risultato tanto desiderato è arrivato…

Questa pasta frolla, dalla consistenza decisamente anomala, dopo la cottura risulta assolutamente perfetta: croccante, ma con il cuore leggermente morbido e avvolgente, dolce, ma non stucchevole, versatile e… buonissima!!!

Ingredienti:
180 gr di farina di ceci
70 gr di farina di mandorle
20 gr di farina di semi di lino
50 gr di zucchero di canna chiaro
succo e scorza di 1 limone
1/2 bustina di cremor tartaro
140/150 ml di acqua gasata

Ingredienti per la farcitura:
2 cucchiai di marmellata di pesche o albicocche
1 mela golden
il succo di 1 limone + 1 cucchiaio di zucchero di canna

Procedimento:
In una ciotola capiente versate le farine e lo zucchero di canna, unite il succo e la scorza del limone, il cremor tartaro e miscelate.
Aggiungete poca acqua alla volta impastando inizialmente con una spatola, l’impasto risulta molto appiccicoso, aiutatevi con le mani leggermente oliate.
Non è necessario impastare sul piano lavoro, la consistenza renderebbe l’operazione molto difficoltosa.
Oliate leggermente uno stampo di 22 cm di diametro oppure, se lo preferite, foderatelo con un foglio di carta forno leggermente oliato.
Distribuite l’impasto con le mani modellandolo prima sulla base, infine  create il bordo.
Con i rebbi di una forchetta forate il fondo della crostata.
Preriscaldate il forno a 180°C
Distribuite sul fondo della crostata la marmellata, completate con la mela affettata finemente, disponete le fettine partendo dalla circonferenza esterna sino ad arrivare al centro.
In un piccolo contenitore emulsionate il succo del limone con lo zucchero di canna, spennellate le mele con l’emulsione.
Infornate coprendo la torta con un foglio di alluminio senza che venga in contatto con il dolce, e cuocete per circa 40 minuti.
Scoprite la torta e proseguite per circa 10 minuti; prima di sfornare controllate forando con un stecchino il bordo della crostata.

Da calda risulterà morbida, ma si asciugherà durante il raffreddamento.
Sfornate e sformate per evitare che si formi umidità sul fondo del dolce, fate raffreddare completamente prima di servire.
Buonissima… potete conservarla tranquillamente qualche giorno in frigorifero: la consistenza rimarrà inalterata anche da fredda.
Divertitevi a farcirla seguendo il vostro gusto e, se la desiderate più croccante, utilizzate una teglia di 24 cm di diametro, risulterà più bassa e asciutta; personalmente la preferisco nella versione “alta” mi piace la consistenza e il sapore dell’impasto e trovo che con la farcitura marmellata + mele sia perfetta.

Ho provato a sfornare dei golosissimi frollini, all’impasto della crostata ho aggiunto poca acqua ottenendo un composto più morbido perfetto per essere distribuito sulla teglia con una sac a poche, il risultato è davvero notevole, i biscotti sono buonissimi oltre che bellissimi!!!

4 commenti su “Crostata di mele senza glutine”

  1. Ciao,
    Siccome sto iniziando da poco a sglutinare l’alimentazione e per regolarizzare intestino ho introdotto la farina di semi di lino, ho cercato delle ricette per dei piatti anche dolci ..vorrei solo capire perché tu adoperi sempre l’ “acqua gasata” ? ..io non potrei bere acque gasate perciò non so se usandola nell’ impasto perde d’effetto il gas e allora forse potrei usarla .. altrimenti ho un alternativa che posso usare al suo posto come parte liquida che però abbia una resa finale uguale sul risultato dolce?
    Ti ringrazio molto ..aspetto per poter finalmente provare tante tue ricette ☺️
    Meri

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    • Ciao Meri, è un piacere conoscerti e poterti aiutare, l’acqua gasata negli impasti perde l’effetto “gasato” nel senso che non lo percepisci ma al tempo stesso aiuta la lievitazione e rende gli impasti più morbidi, anch’io non bevo acqua gasata, ne aquisto giusto uno o due bottiglie da usare in cucina, anche nella farinata funziona alla grande, in ogni caso se vuoi puoi sostituirla con acqua normale, anche del sindaco. La farina di lino la uso in aggiunta alle farine gluten free, come hai potuto notare la quantità è minima ma è indispensabile per legare le farine. Sono riuscita a trovare i semi di lino dorati, con un macinacaffè li riduco in farina, rispetto a quelli “normali” li preferisco per il colore chiaro, hanno in effetto visivo decisamene migliore

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